Omero
Nelumbo Nucifera è una pianta acquatica,
cresce rapida dove l’acqua medita nell’assenza di correnti,
il suo fiore è sacro e rappresenta la vita stessa,
affonda le radici nel fango, frutto e seme si sviluppano nello stesso momento,come la causa e l’effetto.
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André Che Isse sviluppa la sua arte come un Nelumbo Nucifera,
affondando le radici nel fango della realtà, dalla quale prende nutrimento per dare vita in superficie a poliedriche forme artistiche,
i suoi semi, i suoi fiori, i suoi frutti:
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Ho visto nascere le Machine Eudemoniche, fiori demoniaci della felicità,
ne Il Gesto Degli Dèi nel Giardino dei Pensieri Dorati, tra carbone da idraulico e vernice metallica, mentre l’impronta assiomatica della Sindone a Carbone in Oro del Danzatore Ubiquo Custode di Venti,
svelava l’anagramma di Afrodite sopra le sue corde cucite su cotone;
aspettando i mesi che arriveranno come 12 Fiori di Loto Sacro Increati,
custoditi dal Lotofago, ho sentito evocare l’Odissea della nostra esistenza. È stata una lettura attenta dei sinogrammi
a svelare il luogo dove questi eventi vengono conservati,
come stagioni che si ripetono ogni qualvolta arriva il momento,
dove i turi sono sempre aperti e aspettano che gli eventi ritornino a casa,
i 4 Canopi Trascendentali per l’Eterno Ritorno di Zarathustra.
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Nelumbo Nucifera è una pianta acquatica che cresce rapida dove l’acqua medita nell’assenza di correnti, i suoi fiori possono essere azzurri, bianchi, rossi, rosa e nelle diverse regioni e culture del mondo hanno sempre avuto diverse simbologie.
Ma la sua espressione di bellezza prescinde dal significato,
poiché è un fiore esteticamente piacevole e il suo profumo è medicinale,
fresco e leggermente talcato, un incanto che anche con gli occhi chiusi dell’intelletto può essere carpito semplicemente dal suo profumo:
Questo è il Fiore di Loto,
la Lux Idearum.
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Giosuè Deriu
Dal 10 Aprile al 30 Giugno
Le Tenute La Montina si trovano a Monticelli Brusati (BS), nell’estremo lembo nord-orientale della Franciacorta, a ridosso di un ampio anfiteatro morenico, là dove finiscono le strade carrozzabili e inizia la boscosa Valle Mugnina.
Una zona naturalmente vocata alla coltivazione della vite, ricca di storia, di suggestioni paesaggistiche, di romantici echi e di Arte.