Sat - Blue
“Io sto lì finché non esce”
Difficile sputare con stile, tirare su col naso con eleganza, toccarsi i genitali con classe. È
questione di poesia costruita sopra architetture cromatiche, è 5 agosto e c’è caldo, giallo,
spatola e un po’ di nero di Tiziano, quel nero è qua e là a contrastare colore, piuttosto una frase,
e mi ricorda che questa domenica è volata via e non sei più triste ma vero.
Fabrizio Musto nasce e opera a Modena, fa parlare le sue opere e se glielo chiedi te le racconta
come le avesse trovate, il pittore gioca di intuizione e intenzione, poi lascia fare il resto alla
chimica, compresa quella dei pensieri.
Caro all’italiano il figurativo come l’architettura, che sia Santa Chiara o Notre Dame de Paris avec
le feu qui rappel The Burning of the Houses of Parliament from Turner. Allora togliamo i
crisantemi dai cimiteri, con dolcezza, un’estrema delicatezza di spirito e perdiamoci nella ricerca
di qualcosa di inatteso, uno Sbagliato modo di comunicare Prima che venga sera. Tocchiamo i
colori con dita, diluiamo e facciamo colare, poi ripassiamo sopra con un pensiero, una dedica che
smell like then spirit, mentre Richard Richter fa i milioni e vorrebbe essere più presente nei
musei, ma anche lui del resto ispira.
Tra le righe dell’esposizione c’è anche un vaffanculo, ma è un fanculo poetico e non prevede
censura. Fabrizio Musto se ne frega, condivide tripofobia e viaggi astrali, fiori del bene, del male
e di Lepanto e tu sei immerso nella ricerca e senti che Fabrizio è stato li a stimolarla, finché non è
uscita.
Guida alla visita: lasciarsi toccare dall’emozione delle opere senza soffermarsi troppo ad
analizzarle, sia per tecnica che significato, come ci si trovasse in un infundibolo cronosinclastico,
quello che Winston Niles Rumfoord, nel romanzo Le Sirene di Titano di Kurt Vonnegut, definisce
come luogo dove lo spazio e il tempo perdono significato e tutte le verità possibili sono
contemporaneamente vere.
Prima che venga sera II.
Testo critico di Giosuè Deriù
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MASSIMO RICCO'
VERNISSAGE SABATO 25 MARZO
ORE 18.00
FINO A SABATO 8 APRILE